martedì, maggio 31, 2005

IL PHISHING NON SI FERMA

Non so da quanto tempo gira in internet la falsa email di South Trust Bank.
A me è arrivata oggi, state attenti, anche questo è in'altro caso di PHISHING.
Come già accaduto per tante altre grandi società (Ebay, Banca Intesa, ecc.) anche la SouthTrust Bank è stata colpita da ignoti che mandano falsi messaggi a suo nome per prelevare i dati di accesso al conto degli utenti.
Questa è l'email:
Da: SouthTrust Bank
Oggetto: SOUTHTRUST BANK: URGENT SECURITY NOTIFICATION
Messaggio:


Per non cadere nella trappola basta non seguire il link.
Se hai ricevuto questa email la puoi anche segnalare all'
ANTI-PHISHING WORKING GROUP

Il TRUSTRANK arriva o non arriva?

Dopo che ieri tutti hanno pensato all'imminente arrivo del TRUSTRANK, visto che il PAGERANK non funzionava più (vedi questo post), GOOGLE stupisce ancora!
Ecco di nuovo riattivato il PAGERANK!
Prove tecniche?
Aspettiamo, sicuramente qualcosa di nuovo lo vedremo presto.

lunedì, maggio 30, 2005

Prepararsi al TRUSTRANK

Non funziona più il PAGERANK di GOOGLE?
No, non è un guasto temporaneo, dopo aver mostrato i sui limiti il PAGERANK chiude i battenti, sembra infatti che arriverà il nuovo TRUSTRANK (che Google ha registrato il 16 marzo presso l'USPTO) a sostituirlo.
Ad ogni pagina web conosciuta da GOOGLE, veniva assegnato un punteggio a seconda dei siti che linkano ad essa, il punteggio andava da 0 a 10, più il PAGERANK è alto e più sarà alta la posizione della pagina nelle ricerche su GOOGLE.
Questo sistema sembra che sia stato ampiamente raggirato e che il punteggio ottenuto da un pagina non era sempre veritiero.
Secondo indiscerzioni il nuovo TRUSTRANK dovrebbe impedire questi raggiri e fornire risultati più veritieri.
Per approfondire il tema leggi questo documento dal titolo "Combating Web Spam with TrustRank".

sabato, maggio 28, 2005

PUBBLIBLOG

Ormai di blog su internet se ne trovano di tutti i gusti, dal diario intimo a quello politico, da quello erotico a quello sportivo.
Ma c'è n'è uno in particolare che potrebbe avere grandi risvolti anche nel mondo sociale, è quello che io chiamo "PUBBLIBLOG", è il blog che serve a pubblicizzare o pubblicizzarsi.
Anche la rivista BusinessWeek, qualche tempo fa parlava del fenomeno affermando che "i blog cambieranno il tuo business".
Nessun tipo di azienda potrà farne a meno, ma saranno molto utili anche per il marketing di sè stessi.
-Un dipendente di Google, liquidato da quest'ultimo per critiche diffuse via blog, trova rapido (e super-pagato) ingaggio altrove-
Si capisce bene con questo esempio come i blog possano avere un grosso riscontro nella vita reale, negativo o positivo.
Nell'ultimo periodo, le aziende, invece che spendere cifre astronomiche per campagne pubblicitarie, sempre più preferiscono dare in mano la loro comunicazione a blogger influenti nella blogosfera, e sembra che questa sia la strada che porta al successo.
Anche in aziende come la Microsoft sembra ci siano 1500 blogger, e sembra stiano riuscendo nel compito di rendere piùsimpatica l'azienda.
Addirittura su Ebay si possono prendere blogger in affitto che faranno da consulenti per le strategie di comunicazione innovative.
Qualcosa sta veramente cambiando, con il mezzo internet si è finalmente riusciti a dare voce ad una comunicazione che parte dal basso e che a spesso sovrasta quella proveniente dall'alto.
Se un blogger autorevole, che hai sempre stimato, posta un commento con su scritto: "Oh, sai che ho provato il processore pincopallino, è fenomenale!", quel commento lì vale un milione di volte di più della pubblicità "compra il processore pincopallino".

venerdì, maggio 27, 2005

ENTRO L'ANNO IL CODICE DEONTOLOGICO INTERNET

A luglio la prima riunione per preparare il CODICE DEONTOLIGO INTERNET che dovrebbe essere pronto entro l'anno.
Parola di Francesco Pizzetti, il presidente dell'Autorithy per la privacy.
Nella riunione di luglio dovrebbero essere fissate le "linee direttive'' e di guida del Codice, ''che orientativamente dovrebbe essere emanato a fine anno''.
Secondo il Garante il nuovo codice rappresenterà ''un'importante conquista anche sul piano della diffusione concreta della cultura della privacy''.
Lo stesso Garante non vede affatto negativamente l'incremento delle nuove tecnologie e delle loro applicazioni'' e che anzi la sua stessa istituzione va nel senso di ''assicurare che l'utilizzazione delle nuove tecnologie sia sempre rispettosa dei diritti dei cittadini, eventualmente, e ove necessario, stabilendo le modalita' di trattamento e le misure che devono essere adottate per salvaguardarli''.
''Il nostro compito - ha aggiunto il Garante - non sara' mai quello di ostacolare la circolazione dei dati o lo sviluppo delle moderne tecnologie dell'informatica e della telematica. Il nostro compito e' quello di garantire che l'utilizzazione dei dati si svolga secondo regole che non ledano le liberta' fondamentali e i diritti dei cittadini, primo di tutti il diritto alla protezione dei dati. Un diritto questo - ha concluso - che si configura come uno dei diritti essenziali della modernita'. Pensando poi agli sviluppi in materia sanitaria e sul terreno delle biotecnologie aggiungo che tende a toccare direttamente anche il diritto stesso alla dignita' della vita''.
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giovedì, maggio 26, 2005

Su eBay l'ex casa di Papa Ratzinger

Dopo la macchina, tocca ora alla casa. In Germania sembra essere divenuto un vero e proprio trend, ma gli oggetti appartenuti in passato a Papa Ratzinger spuntano come funghi sul sito tedesco della casa d'aste online eBay. Dopo quella per l'auto super-accessoriata, è ora aperta una nuova asta per un appartamento di Bonn che ha visto come inquilino proprio Joseph Ratzinger.
La casa fu abitata dall'odierno successore di Pietro tra il 1959 ed il 1963, quando ancora Ratzinger ricopriva il ruolo di insegnante di teologia alla facoltà di teologia cattolica di Bonn. La casa, che misura 93,31 metri quadri, fa parte di un complesso, con giardino, composto da 6 appartamenti. L'offerta arriva dall'immobiliarista di Bonn Christopher Blatzheim e per chiunque fosse interessato all'acquisto, l'asta si chiuderà tra circa 27 giorni. Una portavoce ha intanto affermato: "Il venditore pensava di offrire la casa su eBay già da molto tempo. E' stata solo una coincidenza che anche la Golf del Papa sia diventata improvvisamente disponibile, ma ha dimostrato che era una buona idea". A dimostrare che la casa è stata davvero abitata da Joseph Ratzinger, ci sarebbe poi una pagina dell'elenco telefonico di allora, la cui foto compare nella descrizione dell'immobile. Per la cronaca, l’abitazione è situata a Bonn e l’indirizzo è Wurzestrasse 11 - Bad Godesberg. Questo il link alla pagina di eBay... si prospetta un'altra vendita da record.
Fonte: Jugo

mercoledì, maggio 25, 2005

INTERNET DECOLLA NELL'UE, MA L'ITALIA E' IN RITARDO

BRUXELLES - Internet decolla tra le imprese europee e sta per raggiungere la soglia del 50% per penetrazione tra i cittadini europei: e' quanto emerge da una ricerca realizzata dall'Ufficio statistico europeo (Eurostat) secondo la quale in Italia le imprese seguono la buona tendenza emersa nel resto d'Europa, ma la percentuale di utilizzatori tra gli abitanti del Belpaese e' tra le piu' basse del continente.

- VICINI AL 50%:
ad utilizzare il web in Europa e' il 47% delle persone di eta' compresa tra i 16 ed i 74 anni, con un picco del 53% tra gli uomini, mentre tra le donne la percentuale scende al 43%. Naturalmente il livello di diffusione decresce con l'aumentare della fascia d'eta', passando dal 75% circa tra la fascia di 16-24, al 22% di quella 55-74.

In Italia l'uso di Internet tra gli abitanti fa registrare un netto ritardo rispetto alla media Ue, e avvicina i risultati del Belpaese piu' alla fascia dei nuovi stati membri dell'est, che si stanno aprendo relativamente da poco alle nuove tecnologie, che a quella dei piu' tecnologicamente maturi 15 vecchi stati.

In particolare, infatti, la proporzione di italiani che usa il web si attesta al 31% (sui livelli di Lituania, Lettonia e Polonia), lontano dalla media Ue del 47% ed in netto ritardo rispetto alla Gran Bretagna (62%) e alla Germania (61%) e lontanissima dai primi della classe scandinavi: Svezia (82%), Danimarca (76%) e Finlandia (70%).

A fare ricorso ad Internet in Italia sono soprattutto gli uomini (37%), mentre tra le donne l'uso del web scende a livelli preoccupanti con un 26% che rappresenta la seconda peggiore prestazione continentale dietro alla sola Grecia.

- BOOM TRA LE IMPRESE:
il dato piu' evidente riguarda la totale apertura del mondo imprenditoriale europeo alla rete. Complessivamente l'89% delle imprese utilizza Internet, con un picco del 99% tra le grandi societa' e dell'89% tra le piccole e medie imprese (Pmi). L'Italia e' in linea con i dati che emergono a livello continentale, con l'87% delle imprese in generale e, in dettaglio, l'87% delle Pmi e il 98% delle grandi imprese.

Tra le imprese europee si fanno sempre piu' strada le connessioni a banda larga, che permettono una velocita' di trasmissione dei dati sensibilmente piu' elevata. In media il 53% delle imprese europea fa ormai uso di questo tipo di tecnologia, che sale all'87% tra le grandi attivita' e che si attesta al 51% nel settore delle Pmi.

Anche in questo caso l'Italia e' sui livelli europei, con il 51% delle imprese complessive che fa ricorso alla banda larga e con un'ottima percentuale del 93% tra le grandi imprese. Tra le Pmi la media e' del 51%.

A livello europeo trova conferma il dato che, per le imprese, avere a disposizione Internet non vuol dire automaticamente usarlo per comprare o vendere: nel complesso, infatti, nonostante il buon tasso di penetrazione registrato, solo il 32% delle imprese usa il web per comprare (livello che sale pero' al 48% tra le grandi societa'), ed appena l'11% per ricevere ordini di acquisto (tra le grandi imprese e' il 18%).

In Italia i livelli scendono drasticamente: solo 15% delle imprese usa la rete per acquistare (28% tra le grandi imprese) ed appena l'8% per vendere (13% tra i colossi).

Fonte: Ansa.it
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martedì, maggio 24, 2005

WEB STAR

Chi è la vera star del web?
Semplice, GOOGLE!
Ha sempre a fianco i “paparazzi” pronti a fotografarlo anche appena mette un piede fuori di casa! Ieri si parlava di GOOGLE FUSION, oggi si parla già di GOOGLE PRINT.
Tutti parlano del motore californiano anche l’attivissima blogosfera, sembra infatti che anche stavolta, come nel caso degli omissis smascherati da Macchianera, la notizia di GOOGLE FUSION sia stata data in anteprima dal blogger Luca Conti (pandemia.info)
Cosa sono?
GOOGLE FUSION è un’apposita copia della tradizionale homepage di GOOGLE con caratteristiche tali da permettere una personalizzazione dei contenuti mostrati. La pagina permette infatti di posizionare dinamicamente particolari contenuti basati su feed.
L’utente ha la possibilità di avere in una paginata sola tutti gli aggiornamenti relativi ad informazioni che ritiene di immediata necessità.
Ogni singola categoria è ulteriormente personalizzabile con la scelta della propria locazione geografica (disponibile al momento solo per gli Stati Uniti) o del numero delle unità di contenuto che si intendono visualizzare.
Gli spazi della pagina sono organizzabili tramite semplice drag&drop, ma al momento non è ancora possibile mettere qualunque contenuto si desideri sulla pagina stessa (tale caratteristica costituirà presumibilmente il salto di qualità fondamentale del servizio).
I commenti che provengono dalla rete non sono del tutto positivi, anzi, alcuni dicono che sia un servizio copiato, già offerto da altri motori (vedi YAHOO! con MyYAHOO!), altri invece pensano che sia anche limitato in quanto l’utente non ha molte scelte di personalizzazione.
Comunque c’è da essere ottimisti visto che il servizio è ancora in BETA release, la versione definitiva potrebbe riservarci piacevoli sorprese.
Anche GOOGLE diventa portale “on demand
E GOOGLE PRINT?
Il suo scopo è rendere possibile, tramite una comune ricerca con Google, il reperimento e la consultazione dei testi che più ci interessano.
In pratica il colosso californiano dell'information technology si propone di arricchire i risultati delle ricerche da lui effettuate segnalando siti e evidenziando anche i collegamenti esistenti fra l'oggetto della ricerca e i testi che trattano il medesimo argomento.
Dunque, una volta effettuata la ricerca, ci si troverà di fronte alla classica pagina che Google genera di fronte a qualsiasi nostra richiesta. In questo caso, però, la pagina stessa sarà arricchita di rimandi a testi "cartacei". Infatti d'ora in avanti avremo, fra le fonti da consultare, anche dei titoli di libri, i quali verranno posizionati all'inizio della pagina di risposta.
A questo punto ci troveremo di fronte a due possibilità:
- se il libro è coperto da copyright potremo consultare unicamente alcuni parti del testo in questione (o al più poche pagine) e poi verremo rimandati o a una libreria online per il suo acquisto oppure alla biblioteca più vicina al nostro domicilio;
- se invece il libro non è coperto da copyright sarà allora possibile visionarlo per intero e navigare fra le sue pagine al fine di reperire le risorse a pieno testo che più ci interessano.

Fonti:
WebNews
Apogeo online

lunedì, maggio 23, 2005

ATTENZIONE AL PHISHING

Da un pò di tempo a questa parte molte grandi società, specialmente bancarie, vengono colpite da fenomeni di PHISHING.
Ti arriva un'email da parte della tua banca o dalla società che gestisce la tua carta di credito, in cui viene chiesto di rispondere indicando il tuo codice d'accesso al conto corrente on line e la password, ma in realtà si tratta di una truffa.
Secondo l'Anti-Phishing working group, associazione che segue il fenomeno, nel solo mese di febbraio sono partiti 13141 messaggi fraudolenti. Nel 2004 negli USA ci sono stati 635 mila casi di PHISHING, e 41 persone hanno perso oltre un milione di dollari a testa.
Intanto cosa fanno le banche?
Le aziende più colpite (tra cui Visa, Microsoft, eBay) hanno dato vita al Phish Report Network: un database che raccoglie informazioni utili ad identificare i messaggi falsi e creare una lista nera dei truffatori.
La polizia postale ha messo on line le regole antiraggiro.

A riguardo volevo inoltrare a tutti la newsletter che mi è arrivata di punto informatico riguardo all'email tranello di BancaIntesa:

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SalvaPC News - sicurezza per tutti N. 106 di lunedi' 23 maggio 2005
Supplemento a Punto Informatico
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UNO SPAM TRUFFALDINO
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Nelle ultime ore ignoti stanno spammando la rete italiana con una singolare email in inglese che solo in apparenza sembra provenire da Banca Intesa: in realta' l'istituto di credito non ha nulla a che vedere con questo messaggio. Chi lo ha confezionato cerca di indurre gli utenti della Banca a cedere i propri dati riservati: un raggiro telematico che puo' essere classificato come phishing, termine specifico per questo genere di truffe.

IL MESSAGGIO
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Riconoscere il messaggio e' facile: il mittente e' in apparenza Banca Intesa, il subject comprende l'indirizzo email del destinatario e il testo accenna alla necessita' per i clienti dell'Istituto di re-inserire i propri dati in un modulo online:Dear Banca Intesa Customer,We find that some of our members no longer have access to their email addresses. As result Banca Intesa serversent this letter to verify e-mail addresses of our clients. You must complete this process by clicking on the link below and entering in the small window your Banca Intesa bank online access details:http://www.bancaintesa.it/73Li4y3hZHChIWBWqpvJU
8OKz5vYSMkW4pNgE03a9u4wjQmgoU9975mxx4vm

L'INDIRIZZO -TRUFFA
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Il link al sito di Banca Intesa e' in realta' una URL mascherata: e' sufficiente passare il mouse sulla URL inserita nel messaggio per scoprire che in realta' punta ad un sito che non ha nulla a che vedere con l'istituto di credito, messo in piedi dagli autori della truffa.

RISCHIO DA EVITARE
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Per evitare abusi ai danni di utenti e clienti, Banca Intesa, proprio come tutte le grandi istituzioni di questo genere sulla rete, non inviera' mai una richiesta simile via email: un messaggio di questo tipo, dunque, deve sempre essere visto con il massimo sospetto perche', come in questo caso, si tratta senz'altro di un messaggio-truffa.
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SalvaPC News
supplemento di Punto Informatico (http://punto-informatico.it)
email: redazione@salvapc.com Url: http://salvapc.com/
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sabato, maggio 21, 2005

HI-TECH inutile

Oramai da un pò di tempo Apogeo on line propone un'articolo sull'hi-tech inutile.
Io voglio dargli una mano.
Anche io ne voglio segnalare un pò!
Tutti i dispositivi che propongo funzionano attaccandoli alla presa USB del computer, ma quanto servono veramente?
1- BOYNQ - ventilatore da scrivania (www.cipi.it)
2- OPTICAL LIQUID MOUSE - mouse con all'interno un liquido su cui galleggia una paperella (www.usbgeek.com)
3- USB HUMIDIFIER - umidificatore (con un metro di raggio d'azione! www.thinkgeek.com)
4- USB IONIZER - ionizzatore (www.infomaniak.it)
5- ASHTRAY - assorbe il fumo della sigaretta prima che si diffonde nell'ambiente
6- CLICK'N'JOY - mouse che manda aria sul palmo della mano (http://store.ergocube.com)
7- MINI AQUARIUM - Acquario con lucette e pesci finti (www.infomaniack.com)
8- MASSAGE BALL - Palla che attaccata alla presa USB produce una leggera vibrazione per massaggiare collo, polsi, ecc. (www.somy.com.tw)

venerdì, maggio 20, 2005

Web semantico

Volevo segnalare un articolo interessante sul web semantico:
apogeo webzine

Motori di ricerca a confronto

Che GOOGLE sia il motore di ricerca numero uno questo si sa, e si sa anche che è il più utilizzato, ma alle sue spalle qualcosa si sta muovendo.
Sono scesi in campo anche colossi come Microsoft e Amazon per sfidare GOOGLE, gli altri programmi invece cercano di offrire spesso qualcosa di nuovo (nuovo, ma non sempre molto utile).
Ecco una breve panoramica:
A9
Nel motore di Amazon i risultati vengono divisi in tre colonne Web, Book, Images. Ti mostra in colonne affiancate i risultati pescati da “canali” specializzati, si può cercare contemporaneamente tra film, enciclopedie, e se sei un utente registrato anche da archivi professionali.
Più usi A9 e più facilmente trovi in cima ai risultati quello che ti aspetti, come? Registrando le tue preferenze. (Se non ti interessa della privacy ;-))
MICROSOFT
La cosa più interessante è il Results Ranking che si presenta con tre controlli a cursore da spostare col mouse per regolare la ricerca e renderla più o meno sensibile alle novità pubblicate in rete, al numero di volte che sono state lette le pagine, e alla concordanza tra i risultati e la frase che cerco.
Results Ranking però non fa la gioia di chi utilizza Mac, funziona infatti solo su Pc.
CLUSTY
Raggruppa i risultati delle ricerche per aree tematiche in una colonna sulla sinistra dello schermo, clicchi su una categoria e, a destra Clusty visualizza l’elenco dei siti pertinenti.
È un sistema molto utile, peccato che la ricchezza dei risultati non è a livello di quella di GOOGLE.
MOOTER
Cercando una parola Mooter mostra una mappa a pallini. Il pallino centrale se ciccato, mostra tutti i risultati (il solito elencane di siti), mentre i pallini “satellite” permettono di limitare la ricerca a settori specifici (questo è un metodo chiamato clustering).
Mooter mostra un po’ di difficoltà con le foto, e invece di far vedere le miniature come fa GOOGLE, A9 e altri, fa vedere solo indirizzi web da visitare.

Altri motori interessanti, ma poco utili, anche perché non funzionano alla grande:
http://www.kartoo.com/ (sembra di stare in un videogame)
http://shape.cs.princeton.edu/search.html (ricerca quello che disegni!)
http://www.nzdl.org/fast-cgi-bin/music/musiclibrary (ricerca la musica che gli canti)

E infine, se non ti soddisfano né GOOGLE né YAHOO, perché non li provi tutti e due insieme?
http://yagoohoogle.com/

giovedì, maggio 19, 2005

La metà dei software in Italia è illegale

Nel mondo il tasso di pirateria scende, in Italia sale.
Questo è il risultato di una indagine sul "taroccamento" delle applicazioni informatiche svolta da IDC per conto della BSA (Business Software Alliance) e relativa all'anno 2004.
"L'Italia - si legge in un comunicato - vede aumentare il proprio tasso di pirateria dal 49 ad un 50% tondo, unico paese d'Europa con la Danimarca a far segnare un trend al rialzo, rimantenendo alla seconda posizione, dopo la Grecia, nella sgradevole classifica delle nazioni dell'area UE".
In Italia non cresce solo la percentuale si software pirata installato, ma salgono anche le perdite economiche per il settore: IDC stima il valore del software illegale installato sui computer del Belpaese in un miliardo e mezzo di dollari, pari a quasi 1 miliardo e 200 milioni di euro".
E che la situazione sia preoccupante è confermato anche dall'ammontare del danno economico complessivo passato, sempre secondo una media degli 87 Paesi contemplati nello studio Idc-Bsa, da 28,794 miliardi di dollari a un valore di 32,695.
Il prezzo alto dei software non giustifica il furto, ma commercializzare sofware con oltre l'80% di ricarico non aiuta a diminuire la pirateria.
Mettiamo uno studente che volesse usare programmi come Dreamweawer, Flash, Photoshop, Illustrator, ecc, come può fare? Dove riesce a trovare centinaia e centinaia di euro per un programma?

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martedì, maggio 17, 2005

"Raccolta e-differenziata"

Li ho usati e riusati, adesso si sono rotti. Dove li butto?
Vecchi elettrodomestici, computer, telefoni, fax apparecchi radio, tv, videoregistratori, tubi al neon e persino trenini elettrici e videogiochi, insomma, tutti i rifiuti elettrici sempre più numerosi nelle case degl italiani, dove si buttano quando non si usano più?
Il problema non si dovrebbe più porre visto che sembra siano in arrivo i primi "cassonetti elettronici" in cui depositare tutti i componenti elettrici e elettronici.
Il finanziamento delle operazioni di trasporto, trattamento, recupero e smaltimento finale della spazzatura elettronica sarà a carico dei produttori.

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- Iniziativa "Ecodigitale" di CDC

Commwarrior in Italia

Dopo Irlanda, India e Oman arriva anche in Italia il temibile virus per cellulari.
La notizia è stata riportata questa mattina dai laboratori di ricerca F-Secure.
Come liberare il proprio cellulare da CommWarrior?
Rimediare al problema è possibile attraverso il sito F-Secure: a questo link è possibile scaricare F-Secure Mobile Anti-Virus e disinfettare il proprio dispositivo.
Il worm può inoltre essere bloccato sul nascere anche direttamente dagli operatori delle telecomunicazioni, che possono analizzare il traffico MMS e rilevare Commwarrior usando prodotti come F-Secure Mobile Filter

lunedì, maggio 16, 2005

Elezioni elettroniche

L'Estonia ha approvato in via definitiva il voto elettronico.
Per la prima volta gli elettori, quando andranno a votare, non si troveranno più davanti una matita e un foglio di carta, ma cabine elettroniche e documenti intelligenti.
Già dalle prossime elezioni della capitale (Tallin), dei computer, connessi alla rete e dotati di speciali lettori ottici, prenderanno il posto dei tradizionali lapis e schede colorate.
Per farsi riconoscere non serviranno più i scomodi certificati elettorali cartacei, ma basterà la carta d'identità eletrronica che è già in possesso del 70% dei cittadini.
Secondo gli esperti della E-Governance Academy si tratta di un metodo di voto "sicuro e difficilmente manipolabile", diverso è il parere del pentagono in America che già l'anno scorso ha espresso un secco no alle voting machines perchè l'informatica è ancora troppo insicura.
L'Estonia sarà il paese da seguire o il metodo del voto elettronico servirà solo a creare confusione?

sabato, maggio 14, 2005

COMMWARRIOR attacca la bolletta del tuo cellulare

Tenete d'occhio il vostro cellulare, è in arrivo "CommWarrior", un virus che attacca gli smartphone Symbian Serie 60.
Dalle 8 a mezzanotte si diffonde via Bluetooth, da mezzanotte alle 7 del mattino attraverso gli MMS.
Questo virus non danneggierà il vostro telefonino, ma "i costi della vostra bolletta".
Durante la notte manda MMS (che costano circa 50 centesimi) a tutti i contatti in rubrica.
Per cui, se per esempio si hanno 100 contatti memorizzati in rubrica, in una notte spendereste 50 euro!
Nessun problema per chi non ha uno smartphone Symbian Serie 60, per chi invece lo possiede dovrà fare molta attenzione ai messaggi che ricevono via Bluetooth e agli MMS.
CommWarrior si presenta con un messaggio attraente e con l’invito a scaricare un allegato o installare un programma di circa 27-30 KB con estensione .sys.
Purtroppo non si può individuare a priori il worm perchè l'oggetto del messaggio è ogni volta diverso.
Si consiglia quindi di installare solo software di cui conoscete le funzioni e la provenienza e di stare attenti anche ai messaggi che vi sono stati mandati da un numero conosciuto perchè, a sua insaputa anche lui potrebbe avervi mandato il fastidioso CommWarrior.
Installare un antivirus per smartphone è utile per disinfettare il cellulare da CommWarrior
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venerdì, maggio 13, 2005

WEB NEWS: NUOVA MINACCIA DA "WURMARK"


"Si tratta della prima volta - scrivono sulla nota stampa quelli di Trend Micro - che viene identificato un worm contenente un programma spyware di natura commerciale".
Dopo gli ormai famosi Beagle, MyDoom e MediaKill, arriva un'altra minaccia per gli utenti internet "WURMARK".
WORM_WURMARK.J, questo è il nome completo, è un worm che contiene al suo interno un programma spyware, risiede in memoria e si diffonde attraverso la posta elettronica.
Una volta lanciato in esecuzione, questo worm deposita una propria copia nella cartella di sistema di Windows utilizzando un nome di file casuale.
WURMARK possiede una caratteristica insolita: deposita nella cartella di sistema di Windows anche un file DLL (Dynamic Link Library), sempre con un nome casuale, corrispondente a un componente di IESpy, un programma spyware.
Il worm è inoltre in grado di registrare i tasti digitati dall'utente salvando i log all'interno di un file DLL random e deposita inoltre anche numerosi file ZIP nella cartella di sistema di Windows sotto forma di allegati alla posta elettronica.
Il titolo dei messaggi email varia utilizzando una serie di parole come "details", "girls", "music" e "readme". Utilizzando tecniche basilari di social engineering, il worm spinge gli utenti ad aprire i file ZIP aventi nomi come "love.zip", "image.zip" e "screensaver.zip". Il corpo del messaggio, tuttavia, è vuoto, per non cadere nella trappola basta cestinare il messaggio senza aprire l'allegato.
Sembra proprio che il problema della sicurezza in internet continui!
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giovedì, maggio 12, 2005

Pericolo GOOGLE?

«Grazie per aver dimostrato interesse in Google Web Accelerator. Abbiamo al momento raggiunto la nostra massima capacità di utenti e stiamo attivamente operando al fine di incrementare il numero degli utenti che possiamo supportare»
Ecco come GOOGLE blocca improvvisamente il download del nuovo Web Accelerator e gira abilmente il discorso al di fuori delle critiche che da più parti stanno piovendo sul tool.
Gli esperti puntano il dito soprattutto sulla protezione della privacy in quanto utilizzando il tool, si conservano nella cache (rappresentata dal proxy do Google) alcune particolari pagine.
Se queste pagine contengono dei dati di login?
Si ripropongono inevitabilmente problemi di sicurezza e di privacy molto sentiti in internet.
Vedremo come saprà ovviare al problema il gruppo degli sviluppatori di Mountain View.
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mercoledì, maggio 11, 2005

Gli italiani chiedono più servizi on-line

Nonostante il nostro paese sembri non essere interessato al forte sviluppo di internet, sembra che sempre più persone richiedono di poter usufruire dei servizi per la Pubblica Amministrazione senza doversi recare agli sportelli.
Dico che il nostro paese sembra non essere interessato a internet perché offre ai cittadini la connessione a banda larga ai prezzi tra i più alti in Europa, oltre che fa poco o nulla per riuscire a portare la banda larga in tutto il territorio (io sono uno di quelli sfortunati in cui non arriva) e neanche la legislazione è adatta alle esigenze del cittadino in rete.
E noi?
Da un risultato condotto dal CENSIS, “Cittadini Digitali 2005”, è molto interessante notare quanto sia alta, da parte dei cittadini, la richiesta di "strumenti di accesso a distanza per usufruire dei servizi erogati" dalle Pubbliche Amministrazioni.
Le richieste principali sono la diffusione di Call Center, l’aumento di informazione televisiva e il potenziamento dei servizi on line.
Il sondaggio del CENSIS è degno di attenzione perché riporta anche l’utilizzo che fanno di internet le persone:
al primo posto c’è la ricerca di informazioni, al secondo la comunicazione poi vengono i vari file-sharing, chat, e forum

martedì, maggio 10, 2005

OpenPC: che faccia farà Bill Gates?

"Sistema operativo Linux Suse 9.3 Professional in italiano, PIM e posta elettronica integrabili in ambienti standard (Kontact o Evolution 2.0), browser Firefox, suite per ufficio OpenOffice.org 2.0 in italiano, oltre 200 applicazioni libere (da GIMP 2.2 per la manipolazione di immagini a programmi per la telefonia IP, compresi firewall, antivirus e antispam) e mille pagine tra documentazione e manuali"
Ecco la dotazione di OpenPC, il primo PC che "lascia a casa" il software proprietario.
OpenPC monterà un Intel Pentium 4 a 2,8 GHz e sarà dotato solamente di software open suorce.
I primi 500 esemplari verrano venduti a "margine zero" (fonte COMPULAB), cioè a 780 euro iva esclusa, i successivi 2500 sranno venduti comunque ad un prezzo inferiore ai 1000 euro comprensivi di assistenza e di un aggiornamento trimestrale del software per 2 anni.
Via libera dunque all'Open Source.
tratto da punto informatico

lunedì, maggio 09, 2005

Internet come Sherwood

Rubavano ai ricchi per dare ai poveri.
Arrestati quattro ragazzi inglesi che hanno partecipato alla banda dei "Robin Hoods" che rubava software alle ricche società, anche prima del lancio sul mercato, per poi diffonderli gratuitamente tramite internet.
I 4 facevano parte della rete internazionale chiamata DrinkorDie.com.

sabato, maggio 07, 2005

GOOGLE GRUPPI


Eccolo arrivato!
Anche il più usato e amato dei motori di ricerca propone un servizio di groups (ancora in fase BETA).
GOOGLE presenta GOOGLE GRUPPI : molto simile a al servizio offerto da YAHOO GROUPS, ma a primo impatto mi sembra più snello, più essenziale, più GOOGLE.
Anche gli utenti invitati ad iscriversi al gruppo possono rilassarsi, con pochi click sono già iscritti, con YAHOO il modulo di iscrizione era un pò lungo.
Altra novità importante, rispetto a YAHOO è il "contextual advertising", nella pagina principale del gruppo (sempre ben separato dai contenuti, in linea con la politica di GOOGLE), "contextual advertising" che piace sempre di più agli utenti internet, una nuova forma di pubblicità non invasiva, sempre riconoscibile e soprattutto strettamente legata ai contenuti della pagina su cui è posta (anche in questo campo GOOGLE con il suo ADSENSE stà riscuotendo molto successo).
Non c'è che da testare la versione BETA aspettando quella definitiva!

venerdì, maggio 06, 2005

....da un PDF

Continua ancora il dibattito dopo la scoperta del testo integrale del rapporto americano sugli eventi che portarono alla morte di Nicola Calipari il 4 marzo.
Il PDF con gli omissis rivelati sembra sia stato pubblicato per primo da Gianluca Neri nel suo blog macchianera.net.
Niente di strano fin'ora, a parte l'ingiustificabile errore compiuto dagli americani che non hanno protetto il documento.
Ma quello che ha sconvolto il mondo dell'informazione è la questione: bloggers vs media.
Il blogger Gianluca Neri è riuscito a dare la notizia prima dei vari TG e giornali, molti dei quali, poi, non hanno neanche detto che la notizia è arrivata da un blog.
La rivalità tra i bloggers e i giornalisti è stata sempre accesa.
Le prese di posizione sulla vicenda sono diverse.
Alcuni sostengono che sia troppo facile per un blogger, fare questo tipo di cose visto che non deve fare capo a nessuna redazione.
Altri decretano finalmente la vittoria dei blogger contro i giornalisti.
Quello che è successo ha sicuramente portato un po' d'attenzione sui blog, e sul fatto che l'informazione non deve provenire esclusivamente dal giornalismo professionale.
La questione è aperta.
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mercoledì, maggio 04, 2005

Sequestrato il sito di INDYMEDIA

Il Giudice per le Indagini Preliminari di Roma Marco Patarnello ha accolto la richiesta della Procura della Capitale ed ha disposto il sequestro preventivo del sito internet del movimento di estrema sinistra Indymedia.
Nel sito, alcuni giorni fa, erano apparse frasi e immagini offensive nei confronti di Papa Benedetto XVI.
L'offesa, osserva il magistrato, è stata fatta pubblicamente al ministro del culto collocato al vertice della gerarchia ecclesiastica cattolica.
Il provvedimento sará ora notificato anche alla societá brasiliana Imc alla quale appartiene il sito.

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martedì, maggio 03, 2005

PIRATI ITALIANI

11 milioni e mezzo di italiani possiedono un cd pirata!
3,8 milioni di utenti italiani effettuano il download illegale di file musicali da internet!
Visti questi numeri preparatevi a vedere la campagna, in forma di spot, contro la pirateria multimediale in cui sarà protagonista Giorgio Faletti, lanciata dalla Presidenza del Consiglio.
Il problema non è tanto l'informazione visto che il 55% di coloro che scaricano musica è consapevole che she illegale (secondo me anche di più del 55%).
Il mercato pirata multimediale muove, secondo stime rese note dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, 1 miliardo e 300 milioni di euro.
Sembra che il governo sia orientato verso una riduzione delle tasse applicate all'audiovideo, perchè queste sarebbero una spinta alla pirateria.
La campagna che ha visto un investimento di 131.000 euro coprirà ogni spazio informativo: tv, radio, giornali, periodici con lo scopo proprio di informare l'opinione pubblica che la pirateria è un crimine non solo contro il diritto d'autore ma anche contro l'industria del settore.
In Italia, ricorda ancora la Fimi, sono state denunciate 26 persone. Mentre in Germania il fenomeno è in calo di un terzo (nel 2004 si è passati dai 602 milioni di file scaricati a 382 milioni). E negli Stati Uniti i casi registrati sono stati 9900. Nel mondo, sempre secondo la Federazione, le azioni contro la legge dello scarico di file musicali da Internet sono stati 11.552 in tutto il mondo.

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per saperne di più:
- Peer to peer
- File sharing
- Pirateria

lunedì, maggio 02, 2005

Domini anonimi

Già, proprio così, anche in Italia sarà possibile registrare domini web anonimi al costo di 35 euro + iva sul sito di nomeitalia.net.
Per dare questa opportunità il provider siciliano, nomitalia.net, appunto si appoggia ad Alisat per le questioni riguardanti la privacy.
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